venerdì 9 settembre 2011

Cafayate e dintorni

Ieri l'altro siamo stati in bicicletta a vedere una cascata, ma era troppo lontana e dopo 5 km di sterrato ci siamo fermati perché non ce la facevamo più. Fuori Cafayate siamo proprio nel terzo mondo. La cosa più' interessante della scampagnata e' stata la vista di un tipico altare in pietra costruito dai discendenti delle popolazione indigene che ancora venerano la pacha matta, la madre terra. Un tipo ci ha spiegato che lui non ha nessun contatto col cristianesimo ma segue solo questa arcaica religione. Tornati a Cafayate abbiamo visitato il museo archeologico tenuto da una simpatica vecchietta Helga Mozzoni, moglie di Rodolfo Bravo morto 20 anni fa e appassionato ricercatore e collezionista di vasi funerari e suppellettili vari della popolazione autoctona. Helga e' un tipo interessante con molta voglia di parlare di tutto. Il suo consiglio e' stato di andare a visitare San Carlos (Borromeo) un paesino a 20 km.
In effetti Alessandro ci e' andato il giorno dopo mentre Grace e' rimasta in albergo a lavorare. Causa il lavoro di Grace abbiamo deciso di rimanere a Cafayate 2 giorni di più.. Pero' intanto abbiamo imparato a muoverci con i micros, i taxi collettivi che non costano meno egli autobus ma sono più veloci e forse comodi. Lo scopriremo domani nel lungo trasferimento a Jujuy e forse fino a Parmamarca, un villaggio nel centro della quebrada de Humahuaca che le guide e le testimonianze indicano come bellissimo e d'altra parte e' considerato dall' UNESCO patrimonio storico e culturale dell'umanita'


Inviato da iPad

Nessun commento:

Posta un commento

puoi lasciare un commento come Nome/URL