venerdì 23 settembre 2011

Verso Potosi

La mattina prendiamo l'autobus per Potosi. Nuovo viaggio da favola con tre o quattro passi abbondantemente sopra i 4000 metri e passaggi dentro quebrada bellissime. Piu' della meta del percorso e' su strada sterrata, ogni tanto si incrociano villaggi minerari impensabili ma ognuno, per quanto misero e sperduto, ha uno stadio e un campo coperto per il basket e la pallavolo. Lo sforzo del governo per migliorare la strada e' imponente, moltissimi sono i cantieri aperti per sbancamenti, costruzione di ponti, asfaltature. Dopo 5 ore arriviamo a Potosi.
Questa citta' ha una storia notevole alle spalle. E' alla base del Cerro Rico, un enorme cono alto più' di 5000 metri che custodiva nella sua pancia varie tonnellate d'argento che gli spagnoli hanno ampiamente sfruttato grazie a schiavi africani e indiani per più di tre secoli (8 milioni di morti sul lavoro!!).


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