martedì 1 maggio 2012

Ultimi giorni

Sono gli ultimi giorni in Colombia. Mercoledì 2 Maggio voliamo a Washington. Siamo un po' tristi. Piove da 30 ore consecutivamente e quindi decidiamo di lasciare Sapzurro. La barca ci preleva dalla spiaggia sotto la pioggia e ci porta a Capurgana dove inizia l'ultimo viaggio in barca fino a Turbo. Quando arriviamo ha smesso di piovere e i ragazzi del porto, a caccia di mance, ci beccano e in pochi minuti caricano noi e i nostri zaini su un autobus per l'ultimo viaggio in sterrata. La meta é Medellin ma decidiamo di scendere prima, a Santafé de Antioquia. Il viaggio ci porta su e giù per una sierra boscosa. Numerosi villaggi presentano una abbondante popolazione india, con donne e uomini vestiti come Cochis: fascia intorno alla testa per tenere i capelli neri e lunghi, piedi nudi e vestitino di cotone. Molti i militari per strada ma i controlli sono blandi. Arriviamo a Santafé che é già buio ma facciamo in tempo a visitare un po' questo borgo coloniale che per qualche secolo é stato la capitale della regione. Ricorda Mompos ma l'aria di montagna rende tutto molto più vivace e frizzante. Restiamo a Santafé un paio di giorni poi ripartiamo per Medellin. Medellin pensavamo che fosse una Napoli e invece é una Francoforte della Colombia. Sembra proprio di essere in una città del nord in Primavera e invece siamo in una città del sud in Inverno. Trasporti urbani efficientissimi, quartieri puliti e ordinati, palazzi pubblici moderni ed eleganti ovunque, anche nei quartieri poveri e periferici. Vicino al nostro albergo c'è un centro sportivo di altissimo livello dove fanno anche campionati internazionali ma le piste e i palazzetti dello sport sono aperti al pubblico. Sono pieni di ragazzi che fanno ginnastica e giocano a tennis, pallone, basket. Alle sette di mattina il parco é stracolmo di signore che fanno ginnastica ritmica animate da un baldo trainer. Il meglio é il Museo de Antioquia che piazziamo tra i primi tre visitati insieme al MOMA di New York e a La Casa de Bellas Artes di Città del Messico. La star del museo é decisamente Botero che é di qui, ma i tre piani del museo sono tutti vibranti di creatività pittorica novecentesca. Tra le bellezze di Medellin che non é possibile non citare ci sono sicuramente le donne. Il viaggio per Bogotá è stato un tormento di 13 ore. Siamo arrivati in piena notte per l'ultima tappa. Stamattina ci siamo fatti una bella scarpinata di 6 km fino a 3200 metri (la città sta a 2600) poi abbiamo evitato gli scontri che santificavano l'enorme corteo del Primo Maggio e abbiamo mangiato in un ottimo ristorante ebraico. Domattina compriamo i regali e poi aereo, torniamo al centro dell'impero. Washington DC ci aspetta.