martedì 27 settembre 2011

Sucre


Sucre e' la capitale amministrativa dello stato. E' una bella citta' coloniale con case basse e bianche. Nella piazza principale, c'è un presidio permanente di studenti universitari contro la costruzione della strada tra cochabamba e il nord del paese. Mercoledì scorso gli abitanti indigeni della riserva naturale interessata dalla strada sono stati duramente caricati dalla polizia. Il sindacato ha organizzato uno scoperò generale di protesta e oggi il corte per la citta' e' numerosissimo con striscioni sindacali e studenteschi. Comprendere la situazione politica boliviana e' sempre piu' difficile e così ci abbandoniamo ai piaceri che ci sono stati negati nelle ultime due settimane, te con torta al limone, spuntini nei ristoranti panoramici e naturalmente visita all'unico museo che non chiude per sciopero. Si tratta del chiosco francescano su una collina che domina la citta'. Molto interessante soprattutto il coro ligneo della chiesa. La sera finalmente ci rincontriamo con Marta e Ivert e per festeggiare andiamo a berci come da tradizione tre bottiglie di rosso boliviano al ristorante in collina.

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