giovedì 23 febbraio 2012

Cartagena

Adesso siamo in un paesino a 10 km da Cartagena. Si chiama Boquilla, é sulla spiaggia, è abitato da pescatori neri è ben ventilato e non richiede aria condizionata. Le giornate procedono tranquille; sotto le palme Grace traduce, Ale va a comprare il pesce dalle reti dei pescatori o raccoglie vongole da mare. L'albergo dove stiamo ha una nuova gestione, una joint venture svizzero-colombiana dove Stephan si lamente perchè le cose non funzionano mentre la socia colombiana appare invece tranquilla. Nell'albergo convive uma piccola comunità con Leo, tecnico di acquiloni 39enne di Bogotà ora neo iscritto ad ingegneria; Jamalé fidanzata di Stephan studentessa di scienze della comunicazione, di Calì, maestra di salsa; Rodrigo tuttofare dell'albergo e un altro signore non ancora definito. È evidente che l'impresa fallirà molto presto ma per noi è un ottimo posto. Ci resteremo almeno una decinamdi giorni perchè è il luogomideale per lavorare e le traduzioni da fare non mancano.

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