mercoledì 8 febbraio 2012

Iquitos

Iquitos ha più facce. C'é il porto di Masusa dove le navi (grosse chiatte in realtà) approdano direttamente sul fango facendosi largo tra le altre a colpi di lamiera. Le navi sono ammaccatissime ma questo è lo stile dei comandanti amazzonici. Poi c'é il centro con i resti dei fasti del caucciù. Palazzi belle epoque, bar in mogano e stucchi decaduti.
Poi c'é Belen, il quartiere sull'acqua che farebbe la sua figura in un documentario sulla lebbra negli slums indiani. E poi c'é il resto che é malmesso quanto Belen ma essendo più distante dal centro non ha turisti voyeristi anche se ci vivono 500 mila persone. Poi ci sono le strade sorprendentemente piene di tricicli a motore montati nello stabilimento Honda fuori città. Ci sono anche i parchi dove il sabato e la domenica le famiglie trascorrono il week end facendo bagni controllati nelle lagune e poi, intorno, la foresta amazzonica con i suoi boa e anaconde, i suoi coccodrilli, le scimmie, i pappagalli, i giaguari, i puma, gli alberi giganti ecc. Ci sono le comunità native che hanno anche il loro quotidiano (la region) e ci sono le comunità gringhe anch'esse col loro periodico (Iquitos news). Noi ci siamo visitati un po' tutto andandocene in giro per 5 giorni e stasera, con il Tuky salpiamo per Santa Rosa, la città di confine con la Colombia.

1 commento:

  1. Se andate in Colombia e incontrate questo personaggio salutatelo da parte mia.
    La BiblioBurro:Luis Soriano è un maestro elementare che usando due asini - Alpha e Beto -gira per distribuire i libri in tutta la regione. Luis Soriano, il creatore di questa libreria mobile, viaggia ogni fine settimana nei villaggi rurali più remoti della Colombia. Il suo obiettivo è quello di combattere quella che chiama "l'ignoranza dei contadini".

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