venerdì 27 gennaio 2012

La selva tropicale

Oggi partiamo, lasciamo le Ande, andiamo giù. Piove a dirotto ma con 4 agili cambi di mezzo cambiamo struttura sociale ed ecosistema. Lasciamo, Chachapoyas, sbarchiamo a Pedro Ruiz, da qui per una strada ricchissima di cascate cadenti dalle ultime altezze montane, ormai ricoperte da vegetazione amazzonica, raggiungiamo Moyobamba. La troviamo troppo triste e misera, fangosa e piovosa, per cui con un nuovo balzo siamo a Tarapoto. Il mondo é cambiato, non solo il clima é caldo e umido, come si conviene a 7 gradi sud dall'equatore, ma anche le case sono un'altra cosa (generalmente baracche di legno come nei filmini cattolici sulla povertà). Le strade sono piene, stramaledette piene e intasate di carrozzine honda a tre ruote, sembra di essere a Saigon. La città sembra ricchissima e vivacissima (dalla nostra indagine socio-economica, svolta ad onor del vero, dopo una abbondante caraffa di mojito, non risulta chiaro se qui girino i soldi dei narcos, dei petrolieri o, come ci dice un ragazzo, i proventi di una ricca agricoltura. Probabilmenfe gli uni, gli altri e quegli altri). In ogni caso per oggi può bastare, ci ritiriamo nella nostra stanza, separata dal lussureggiante patio dell'albergo da una leggera zanzariera.

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