mercoledì 18 aprile 2012

Mompos, Tolu e Turbo

Sarebbe da raccontare con lo stile di Garcia Marquez perché solo vedendo questa languida, impalpabile e nostalgica lontananza si percepisce pienamente la cronaca di una morte annunciata. Mancando la classe e lo stile di Garcia Marquez si può solo dire che la malinconia di questo posto é inarrivabile. Gli antenati di questi borghesi e urbanizzati signori saranno sicuramente stati attivi e passionali coloni attratti dalla terra, dal commercio e dall'oro che le terre del nuovo mondo prospettavano. E a quei signori forti, volitivi e vigorosi deve anche essere andata bene a giudicare dalle case, le chiese i conventi e gli ori di Mompos. Ma poi la storia ha cambiato direzione, il commercio sul fiume Magdalena ha dimenticato la centralità che gli forniva l'impero spagnolo, la terra ha perso valore e le vene d'oro si sono esaurite. E così in fondo a questo caldo e umidissimo delta sono rimasti gli artigiani, abilissimi a cesellare l'oro o intagliare mobili o a forgiare ferro battuto e a modellare stucchi ma il significato del fare si é perso perché Mompos é una città ormai senza senso, senza strade e comunicazione, senza ricchezza che non sia la sua gente fatta di una borghesia urbana annoiata che solo Garcia Marquez può raccontare. La città sta su un ramo di un fiume lungo 1600 km, navigabile per 900. Con una barca abbiamo visitato un poco qua intorno in un regno agreste un po' paludoso, fatto di uccelli di tutti i tipi, vacche bianche con la gobba di grasso che ricordano l'india, pescatori della laguna abituati a convivere con le piene del fiume e le inondazioni lunghe anche sette mesi, Iguane a migliaia, aquile, paperi e villaggi poverissimi dove, unico posto in questo viaggio, abbiamo potuto constatare le pance gonfie della denutrizione infantile. Abbiamo lasciato Mompos e il Delta dopo tre giorni e con un trasferimento in parte via fiume, in parte in taxi e in parte in autobus siamo ritornatati sulla costa. Per una settimana siamo stati a Tolu, centro turistico senza infamia e senza lode. Da qui abbiamo navigato per lo splendido arcipelago di San Bernardo e visitato le spiagge dei dintorni, belle, tropicali, spiaggia bianca e palme. Poi siamo ripartiti, destinazione Turbo ultimo porto per raggiungere il Darien gap e il confine con Panama.

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