Lasciamo La Paz. Dobbiamo dire la verita', non ci e' piaciuta. La vista dall'alto, cioe' da El Alto, e' sicuramente intrigante ma poi la citta' e' caotica e sopratutto inquinatissima dallo smog di centinaia di pulmini pubblici che garantiscono la viabilita' urbana. Comunque sia, siamo a disagio anche a cuasa dell'altitudine e cosi' ce ne andiamo. Va comunque ricordata la straordinaria manifestazione pro Evo ( il presidente in carica) che ha sfilato davanti ai nostri occhi per ore. Migliai e migliaia di contadini indio vestiti in costumi tradizionali (che qui sono usati quotidianamente dalla gente di campagna) ha attraversato le strade della capitale sotto le insegne dei propri sindacati e associazioni di categoria. Noi andiamo a Copacabana sul lago Titikaka. La strada per arrivarci e' molto intessante. Prima risaliamo La Paz, Poi attraversiamo El Alto e quindi ci ritroviamo sul vasto altipiano del Titikaka. E' un mondo contadino, arcaico, privo di macchine. Tutto viene fatto a mano o con le bestie. Le case dei contadini sono sparse nella pianura senza che recinzioni o canali limitino il territorio. A nord le vette innevate della Sierra Real sono pittoresche. C'è qualche lama ma per lo più è la mucca a far da padrona. Dopo due ore arriviamo al Titikaka e dobbiamo attraversare uno stetto. Scendiamo tutti dal pullman che verrà caricato su una chiatta e attraversiamo il braccio di lago con una barca a motore. Nel primo pomeriggio arriviamo a Copacabana dove immaginiamo di affittare un appartamento con cucina e di fermarci almeno una settimana.